2. Cosa dobbiamo proteggere?
“Non puoi proteggere ciò che non sai che esiste”, non so chi l’ha scritta ma la condivido pienamente.

La Sicurezza delle Informazioni, lo dichiara il nome, ha lo scopo di proteggere le informazioni e questo compito richiede la conoscenza dettagliata di diversi aspetti:

quali sono le informazioni presenti, dove sono custodite, come e dove sono trattate, qual è la loro utilità, importanza e criticità, chi vi ha accesso, in che modo e perché.


Nel mondo degli unicorni ogni azienda dispone dell’inventario dettagliato delle informazioni, dei trattamenti, degli strumenti utilizzati (computer, server, servizi cloud, reti, apparati ecc.), nel mondo reale però raramente è così.


È responsabilità del Fractional CISO fare in modo che questo “inventario” sia creato e soprattutto mantenuto aggiornato.


Si tratta in pratica di realizzare “elenchi” e “mappe” che descrivono i diversi aspetti coinvolti: informazioni, processi, tecnologia, persone.


A questo fine è indispensabile la partecipazione attiva degli "Esperti" dell'Azienda, sia interni che esterni (collaboratori e partner).


Solo con queste informazioni il Fractional CISO e l’Azienda dispongono del quadro generale e di dettaglio necessari per impostare correttamente il Programma di Sicurezza.

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Un efficace metodo molto utile per condurre le interviste e raccogliere in modo completo le informazioni è il “Kipling method – 5Why1How”